Obbligazioni: il paradiso perduto della rendita sicura?

In un periodo di tassi di interesse bassi, se non addirittura negativi per molti titoli di Stato, un articolo apparso sul Sole 24 ore del 2 Marzo offre, opportunamente, lo spunto per ricordare alcuni aspetti dell’investimento obbligazionario .

Nell’immaginario collettivo di molti risparmiatori l’investimento in obbligazioni è, ancora, sinonimo di rendimento sicuro nel medio-lungo termine. Da diverso tempo le cose, però, sono radicalmente cambiate e chi voglia investire in questo settore deve affrontare una realtà diversa.

In primo luogo bisogna ricordare, ma ormai lo sanno quasi tutti, che i tassi di mercato offrono oggi rendimenti bassissimi, spesso negativi: l’extra rendimento offerto da molti obbligazioni “high yield” è dunque giustificato dalla valutazione del rischio emittente. In altre parole il rischio della restituzione del capitale a scadenza è valutato, dal mercato, meno “sicuro”, ad esempio, dei titoli governativi a parità di scadenza, e questo giustifica (meglio, impone) un maggiore rendimento.

In una parola, attenzione al rating dell’emittente.

In secondo luogo è sempre bene ricordare che il valore di un titolo a reddito fisso, durante la sua esistenza, varia in funzione inversa a quella dei tassi di mercato; se i tassi salgono il valore delle obbligazioni già presenti sul mercato scende. E questo è tanto più vero, quanto più lontana è la scadenza del titolo.

In altre parole un aumento dei tassi di mercato rispetto ai valori attuali è destinata a determinare una diminuzione del prezzo dell’obbligazione sul mercato: diminuzione tanto più marcata quanto maggiore è la durata, e questa caratteristica dovrebbe essere valutata attentamente laddove si debba considerare la possibilità di un disinvestimento in un periodo intermedio prima della scadenza naturale naturale del titolo.

https://24plus.ilsole24ore.com/art/cosa-bisogna-sapere-prima-comprare-bond-AD5LBQKB

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