L’indicatore rischio-rendimento nel KIID

Succede spesso, illustrando le informazioni contenute nei KIID, di sentirsi chiedere una spiegazione dell’indicatore sintetico di rischio SRRI.

Partiamo dall’inizio.

Il KIID (Key Investor Information Document) è un documento disponibile per tutti i Fondi di Investimento armonizzati conformi alla direttiva UCITS che riporta in forma sintetica molte informazioni utili per l’investitore.

Il documento deve obbligatoriamente essere consegnato al cliente PRIMA di prendere qualunque decisione di investimento ed il suo contenuto dovrebbe essere chiaramente illustrato al cliente.

Contiene molte informazioni importanti quali:

  • I dati identificativi del fondo
  • La politica di investimento alla quale il gestore si deve attenere
  • Il profilo di rischio
  • I costi che gravano sull’investimento
  • I risultati storici registrati dal fondo
  • L‘indicazione del depositario delle quote del fondo

Tutti questi elementi dovrebbero essere ben spiegati al potenziale investitore e richiederebbero una discussione approfondita con il cliente, soprattutto quando si tratta di valutare l’investimento tra diverse possibili alternative.

Una delle cose che spesso saltano all’occhio è del cliente è appunto il Profilo di rischio e rendimento (SRRI), che si presenta in questo modo:

L’indicazione grafica è di per sé già abbastanza chiara:

  • basso rischio e basso rendimento sulla sinistra
  • alto rischio e alto rendimento sulla destra.

Bene. Ora bisogna capire come interpretare queste indicazioni.

In primo luogo cosa si intende per rischio? E poi come tradurre l’indicazione dei vari numeri della scala in termini più concreti?

In questo caso il rischio viene riferito alla variabilità dei rendimenti del fondo registrati nel corso del tempo: per rappresentare questa variabilità si usa un indicatore statistico come la deviazione standard.

Più precisamente il rischio in questo caso viene rappresentato dalla deviazione standard dei rendimenti settimanali di un fondo, su un orizzonte di osservazione temporale di cinque anni, cioè sulla misura statistica di oscillazione dei rendimenti attorno al loro valore medio.

L’assegnazione della classe di rischio avviene secondo lo schema seguente:

CLASSE DI RISCHIO VOLATILITA’
Maggiore o uguale Minore di
1 0 % 0,5 %
2 0.5 % 2,0 %
3 2 % 5 %
4 5 % 10 %
5 10 % 15 %
6 15 % 25 %
7 25 %

Quindi nel caso dell’indicatore sopra riportato, la classificazione secondo l’SRRI in classe 5 ci dice che il Fondo, nell’arco dei precedenti 5 anni ha registrato una volatilità, e cioè delle oscillazioni di prezzo comprese tra il 10% e il 15% in più o in meno rispetto alla sua media.

Chiarito questo aspetto, e per contrastare la, comprensibile, tendenza dell’investitore a concentrarsi su un unico parametro, è bene chiarire che l’indicazione sulla volatilità da un’indicazione abbastanza affidabile sulla misura del rischio intesa come ampiezza delle oscillazioni del prezzo, ma non dice nulla sulla direzione dell’andamento del prezzo nel corso del tempo: in altri termini non ci dice nulla sul fatto se quel fondo abbia guadagnato o abbia perso nel corso del tempo.

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