I PAC: COSA SONO E COME SCEGLIERLI

Cos’è un Piano di Accumulo (PAC)

Il Piano di Accumulo del capitale, conosciuto anche con l’acronimo di PAC, è la soluzione ideale per accrescere capitali nel tempo. E’ una forma di investimento con un’ottica di medio e lungo termine che prevede acquisti programmati nel tempo a cadenze piu o meno costanti (molte banche o imprese di investimento offrono oggi una notevole flessibilità nei versamenti).

Un piano di accumulo consiste in sostanza nel destinare all’investimento, nel corso del tempo, somme di denaro, anche piccole, consentendo di diluire nel tempo l’ammontare complessivo dell’investimento, in base alla capacità di risparmio del singolo investitore.

Il PAC può avere per oggetto fondi comuni di investimento, ma più in generale Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (Oicr), cioè Sicav ed Etf che possono essere azionari, bilanciati, obbligazionari o monetari.

Come funziona un PAC

Normalmente il piano di accumulo mensile consiste in un addebito automatico sul conto corrente. Questo impedisce dimenticanze o valutazioni soggettive legate al fatto che i mercati possano essere più o meno convenienti. 

Le modalità di partecipazione al PAC possono variare in funzione dell’impresa di investimento, ma in linea di massima si può decidere ex ante la durata e l’ammontare complessivo dell’investimento che si intende effettuare.

Spesso poi è possibile modificare in qualsiasi momento sia l’importo da versare che la durata del PAC; e in molti casi è anche possibile sospendere per un periodo i versamenti.

In ogni caso il piano di accumulo va considerato un investimento di medio/ lungo termine: sono sicuramente consigliabili periodi programmati di investimento oltre i 10 anni.

 I Pac sono particolarmente indicati nel caso che l’investitore possa disporre di flussi di reddito periodico, anche di modesta entità.

Come funziona un PAC

Normalmente il piano di accumulo mensile consiste in un addebito automatico sul conto corrente. Questo impedisce dimenticanze o valutazioni soggettive legate al fatto che i mercati possano essere più o meno convenienti. 

Le modalità di partecipazione al PAC possono variare in funzione dell’impresa di investimento, ma in linea di massima si può decidere ex ante la durata e l’ammontare complessivo dell’investimento che si intende effettuare.

Spesso poi è possibile modificare in qualsiasi momento sia l’importo da versare che la durata del PAC; e in molti casi è anche possibile sospendere per un periodo i versamenti.

In ogni caso il piano di accumulo va considerato un investimento di medio/ lungo termine: sono sicuramente consigliabili periodi programmati di investimento oltre i 10 anni.

 I Pac sono particolarmente indicati nel caso che l’investitore possa disporre di flussi di reddito periodico, anche di modesta entità.

Le cose alle quali fare attenzione

La possibilità di investire in PAC è offerta pressochè da tutte le banche e, in genere, da tutte le imprese di investimento operanti sul territorio nazionale.

Ci sono naturalmente delle cose da tenere presente per massimizzare i ritorni dell’investimento.

Come sempre, in primo luogo, occorre fare sempre molta attenzione ai costi.

Nel caso dei PAC possono essere applicati costi “una tantum” all’atto dell’apertura del piano, che costi ricorrenti per ogni versamento successivo.

E infatti sempre bene ricordare che l’applicazione di costi ricorrenti non solo riduce il margine di profitto dell’investimento, ma essendo i costi applicati indipendentemente dall’andamento del valore dell’investimento, possono aggravare la perdita nei momenti di flessione del mercato.

Scegliere una banca che ti permetta di minimizzare le commissioni applicate.

In genere le piattaforme on line hanno costi inferiori.

Oltre ad avere un’ampia possibilità di scelta delle migliori società di gestione,  è comunque meglio  scegliere fondi o ETF con il rating top (cinque stelle). Teniamo sempre presente che, a parità di condizioni, l’ETF  consente generalmente un risparmio sui costi dell’investimento.

Sono anche da evitare le banche che applicano commissioni di ingresso o penali in caso di interruzione del piano prima della scadenza prestabilita; non è infrequente per esempio il caso di banche che applicano commissioni molto elevate, una tantum, all’atto dell’apertura del piano.

Sono infine  da preferire quei piani di accumulo che consentono la maggiore flessibilità possibile  senza l’applicazione i costi aggiuntivi, consentendo di godere di una maggiore flessibilità, o addirittura della sospensione dei versamenti periodici, in ogni momento senza costi aggiuntivi.

Da scartare, o comunque da valutare con grande attenzione i PAC fatti attraverso polizze assicurative che hanno commissioni spesso altissime.

Quanto infine alla scelta dello strumento finanziario, in linea di massima il consiglio è sempre quello di scegliere prodotti con alto Rating e con il massimo di diversificazione possibile al proprio interno, avendo una particolare attenzione per gli strumenti a base azionaria per piani di accumulo con ottica di investimento lunga (dai 10 anni in su).

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